Situata nel percorso per il Col de Joux e poco distante dall’abitato di Amay, fu costruita negli anni cinquanta per volontà del comandante Edoardo Page che, durante la seconda guerra mondiale, era stato capo della 17a Brigata Matteotti.
Negli anni della Liberazione molti giovani partigiani di Saint-Vincent furono sepolti in questa località ed è proprio nei pressi di quel cimitero, a guerra conclusa, che fu costruita la cappella.
Con il suo campanile a sezione di tronco di cono, il tempio, massiccio e austero, presenta una graziosa armonia delle forme. Significativo è l’affresco di Lucio Bulgarelli, “Libertà 1961” un vero e proprio simbolo di pace.
Nel 1995, in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario della resistenza, della liberazione e dell’autonomia, nel parco davanti alla cappella è stata posta una lapide che ricorda l’arresto di Primo Levi, Vanda Maestro e Luciana Nissim, avvenuto ad Amay il 13 dicembre 1943, conclusosi con la deportazione dei tre ad Auschwitz.